Gli asset gestiti dai fondi hedge mondiali hanno raggiunto un nuovo record storico a quota 4.300 miliardi di dollari alla fine del primo trimestre del 2024 sulla scia delle nuove sottoscrizioni e dei rendimenti positivi del settore. A evidenziarlo sono i dati diffusi da HFR (Hedge Fund Research) che precisa come l'incremento trimestrale del patrimonio amministrato è stato di circa 190 miliardi di dollari.
In particolare, sul fronte delle performance, si segnala come l'HFRI Fund Weighted Composite Index abbia archiviato i primi tre mesi del 2024 con un progresso del 4,5%, trainato dalle strategie Equity hedge ed Event driven.
Nei dettagli dei singoli gruppi di strategie, a fine marzo, i fondi Equity hedge amministrano 1.250 miliardi di dollari, in crescita di circa 70 miliardi di dollari, a cui ha contribuito una raccolta netta trimestrale positiva di 8,5 miliardi di dollari. L'HFRI Equity Hedge (Total) Index segna inoltre +5,2% da inizio 2024, dopo il +11,4% dell'intero 2023.
Le strategie Event driven, invece, registrano un incremento del patrimonio gestito di 49 miliardi in tre mesi e amministrano ora 1.210 miliardi di dollari (la raccolta netta del trimestre è stata di +8 miliardi), mentre l'HFRI Event Driven (Total) Index guadagna il 3,9% da inizio gennaio e fine marzo.
I fondi Macro, poi, mettono a segno la loro seconda miglior performance trimestrale da inizio 2023, con l'HFRI Macro (Total) Index che avanza del 6,2% nel primo trimestre del 2024. A livello di asset, i prodotti Macro amministrano oggi 715 miliardi di dollari, con un aumento stimato di 44,8 miliardi in 3 mesi, a cui hanno contribuito afflussi netti per 1,7 miliardi di dollari.
Infine, le strategie Relative value arbitrage amministrano 692 miliardi di dollari a fine marzo 2024: +25,8 miliardi da fine 2023, con una raccolta netta trimestrale positiva di 1,13 miliardi. Nei primi 3 mesi del 2024, infatti, l'HFRI Relative Value (Total) Index avanza del 2,5%.
“Il capitale totale degli hedge fund ha accelerato nel primo trimestre superando il traguardo dei 4.300 miliardi di dollari, poiché i gestori si sono concentrati sui rischi e sulle opportunità senza precedenti che domineranno le allocazioni fino a metà 2024: il più significativo è il conflitto geopolitico/militare, ma anche l’inflazione volatile, i tassi di interesse e le considerazioni macroeconomiche che hanno dominato negli ultimi due anni. Allo stesso tempo, i gestori accedono anche a una serie di opportunità entusiasmanti, volatili e ricche, come l'intelligenza artificiale, la tecnologia, le criptovalute e le fusioni e acquisizioni”, ha affermato Kenneth J. Heinz, president di HFR. “Mentre il primo trimestre del 2024 è stato dominato da un sentiment di risk on, l’inizio del secondo trimestre ha registrato un forte punto di flessione verso un intenso sentimento di avversione al rischio, con aree di crescita come quella dei semiconduttori che hanno raggiunto il territorio di correzione sull’indebolimento della domanda e sulla moderazione delle aspettative di taglio dei tassi di interesse nel 2024. Mentre molti dei rischi macroeconomici sono rimasti e si sono evoluti negli ultimi due anni, il rischio geopolitico ha accelerato fino a raggiungere un massimo storico e generazionale, non solo per quanto riguarda i conflitti militari in corso e potenziali e le questioni di politica estera, ma anche in relazione al ciclo elettorale/politico negli Stati Uniti, che ha il potenziale di aumentare l’incertezza e la possibilità di dislocazioni dei mercati finanziari. I gestori che hanno dimostrato la loro capacità di generare performance sia attraverso fase di risk on che di risck off e volatilità tra questi due paradigmi probabilmente attireranno, nei prossimi mesi, l'interesse degli investitori istituzionali che cercano un accesso opportunistico a queste opportunità proteggendo al tempo stesso i portafogli dalla volatilità e dal rischio", ha concluso Heinz.