La performance degli asset manager a fine 2023 ha fornito alcuni spunti interessanti per gli investitori, con molti gestori azionari che hanno faticato a gestire la "fuga" dei “Magnifici Sette” e i gestori del credito investment grade statunitense colpiti dalle esposizioni fuori benchmark, che spesso li aiutano a battere il loro benchmark. Nel frattempo, le strategie degli hedge fund più direzionali (ad esempio Equity long/short) hanno cavalcato i mercati azionari in ripresa, mentre le loro controparti più “diversificanti” come Global Macro e Cta, dai rendimenti stellari nel 2022, hanno fornito risultati modesti nell'ultimo anno. A segnalaro è bfinance nel suo ultimo report "Manager Intelligence and Market Trends", nel quale è inoltre evidenziata una forte domanda per le asset class tradizionali da parte degli investitori negli ultimi 3 mesi del 2023, a fronte invece di un'attenuazione della raccolta dei fondi di private market (dal 58% nel 2022 al 48% nel 2023). Nell'ambito dei private market, bfinance segnala come le ricerche di gestori dedicati al private debt hanno accresciuto il peso di tale segmento, con un aumento notevole di mandati in "capitale naturale" (da un livello quasi trascurabile nel 2022 al 6% del 2023), mentre l'appetito per le infrastrutture ha segnato un calo (dal 23% al 18%).
Le performance hanno invece spinto il ritorno dei fondi hedge. In particolare, sebbene la domanda di strategie liquid alternative abbia rappresentato solo il 10% di tutte le ricerche di nuovi manager da parte degli investitori nel 2023, l'attenzione per i gestori di hedge fund ha riacquistato importanza (60% rispetto al 10% nel 2022).
Il report è disponibile cliccando qui.