L'INDIA ASSUME UN RUOLO DOMINANTE SULLA SCENA MONDIALE Le opportunità presenti nel Paese secondo Dina Ting (Franklin Templeton)
28/09/2023 In Primo Piano
L’influenza dell’India sulla scena mondiale sta crescendo e la vivacità del suo mercato merita attenzione. Con i successi spettacolari nel suo ruolo dominante e una dichiarazione di consenso ottenuta quale Paese ospitante dell’assemblea economica globale di più elevato profilo a livello mondiale, il G20, quest’anno i riflettori si sono concentrati sull’India dall’inizio alla fine.
La nazione più popolosa del mondo ha festeggiato una tappa miliare nell’esplorazione spaziale, l’ingegneristica e la tecnologia, diventando alla fine di agosto il primo paese che ha realizzato l’allunaggio di una navicella spaziale robotica senza equipaggio vicino al polo sud lunare. La storica missione lunare, con la quale l’India è appena diventata il quarto paese arrivato sulla luna dopo gli Stati Uniti, l’Unione Sovietica e la Cina, era stata concepita per cercare segni di acqua congelata e altri elementi. Solo pochi giorni dopo, il trionfo della missione per studiare l’atmosfera esterna del sole allo scopo di comprendere meglio la meteorologia spaziale ha rafforzato l’assertività dell’India sulla scena mondiale.
Recentemente ha aggiunto un punto esclamativo a questi successi dando una chiara dimostrazione del suo potere diplomatico con un accordo raggiunto dal G20 su aree quali la risoluzione del debito, superando istituzioni come la Banca Mondiale e dando il benvenuto ufficiale nel blocco all’Unione Africana per una migliore rappresentazione. L’India ha inoltre aiutato a guidare i leader nel superamento di divisioni profonde relative alla guerra in Ucraina, per arrivare alla compilazione di un documento di consenso. Il premier Narendra Modi ha colto l’opportunità per promuovere ulteriormente varie misure mirate a una migliore integrazione delle necessità di sviluppo e ambizioni del “Global South” con quelle del G20. Ha annunciato un nuovo progetto per un corridoio marittimo e ferroviario multilaterale destinato a collegare l’India con il Medio Oriente e l’Unione Europea, descrivendolo come un faro di partnership e innovazione. In questo contesto di spostamento delle alleanze politiche globali, il patto economico sarà un contrappeso convincente alla grande infrastruttura del corridoio Belt-and-Road creato dalla Cina.
Modi ha avuto anche un incontro con il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, e i due leader hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in 29 punti che ha delineato aree di cooperazione mirate a obiettivi di reciproco beneficio, tra cui catene di fornitura globali resilienti e ricerca scientifica e tecnologica. Una diversificazione rispetto alla Cina comporta anche un rapido aumento di nuovi investimenti per l’India, con società quali Amazon, Apple, Boeing, Samsung e Nokia che stanno considerando il paese come una formidabile alternativa manifatturiera.
Le azioni indiane sembrano godere di un momentum positivo grazie anche alla debolezza superiore al previsto della ripresa economica della Cina, soprattutto tra investitori internazionali che hanno preferito società più piccole e concentrate sul mercato interno. Lo scorso anno il mercato azionario indiano ha subito deflussi importanti, ma ora sembra che la marea stia cambiando. Alla fine del primo trimestre si è riacceso l’interesse degli investitori stranieri per le azioni di midcap indiane - l’S&P BSE MidCap Index è salito più del 20%, rispetto a un aumento del 7,4% dell’S&P BSE Sensex Index, l’indice indiano più seguito e concepito per misurare la performance delle 30 società più importanti del Paese. Secondo i dati di Bloomberg, dall’inizio dell’anno alla fine di agosto nel mercato azionario indiano sono affluiti dall’estero circa 15,5 miliardi di dollari statunitensi, appena 1,5 miliardi di dollari in meno rispetto al deflusso record registrato dell’anno passato. Nel trimestre chiuso a giugno, l’espansione del prodotto interno lordo (PIL) indiano è stata del 7,8%, su base annua, con un’accelerazione rispetto al trimestre precedente, quando era cresciuto del 6,1%. Riteniamo che ciò sia di buon auspicio per società di dimensioni minori e più concentrate sul mercato interno.
Con la rapida crescita di strutture migliori nell’economia il paese dovrebbe continuare ad attrarre l’insediamento di multinazionali, con uno sviluppo ulteriore dell’economia indiana in generale e possibili vantaggi per le società a piccola e media capitalizzazione. Gli investitori in cerca di un aumento dell’esposizione al segmento in crescita delle azioni di midcap indiane secondo noi dovrebbero prestare attenzione a deviazioni nella costruzione dell’indice. Come misura del mercato indiano più generale, quasi il 32% dei 210 componenti del FTSE India Capped Index erano partecipazioni di società a capitalizzazione minore (meno di 5 miliardi di dollari come capitalizzazione di mercato) a fine agosto 2023, mentre nell’MSCI India Index, che comprende 115 società, la concentrazione di società più piccole era inferiore al 21%.
Per quanto riguarda la performance, il rendimento del FTSE India Capped Index è stato del 13,5% dall’inizio dell’anno, rispetto al 10,7% dell’MSCI India Index.
Alla performance contribuiscono tra l’altro anche società mid cap non rappresentate nel MSCI India Index, più concentrato su mega-cap. Tra queste vi erano Zydus Life Sciences e Glenmark Pharmaceuticals, nel settore della sanità, ed Exide Industries, produttore di batterie per il settore ferroviario e l’automotive. A nostro avviso i trend strutturali dell’India, crescita di ricchezza, aumento dell’abilità manifatturiera, riforme statali e influenza sempre maggiore sulla scena mondiale, sono driver di crescita convincenti che gli investitori dovrebbero tenere sotto stretta osservazione.

A cura di Dina Ting, Head of Global Index Portfolio Management di Franklin Templeton
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