Gli hedge fund dei mercati emergenti hanno esteso i cali del primo trimestre a maggio, con perdite dovute all'esposizione agli asset russi e all'impatto dell'inflazione globale, dell'aumento dei tassi d'interesse statunitensi e del rallentamento della crescita economica. Secondo l'analisi di HFR, l'indice HFRI EM: Russia/Eastern Europe Index è crollato del -50,6% su base annua ad aprile, prima di registrare un'impennata del +14,7% a maggio per ridurre le perdite su base annua al -43,3%. Il valore degli asset russi è crollato a causa della chiusura della borsa e il rublo ha registrato forti perdite prima di recuperare parte delle perdite con la riapertura parziale della borsa russa. Oltre a questi rischi geopolitici, le pressioni inflazionistiche globali sono salite ai massimi generazionali e la Federal Reserve statunitense ha aumentato aggressivamente i tassi d'interesse.
HFR sottolinea che l'indice HFRI Emerging Markets (Total) è sceso per cinque mesi consecutivi all'inizio dell'anno, con un calo del -10,2% a maggio. Inoltre, l'indice composito HFRI 500 Fund Weighted Composite, che comprende i fondi di tutte le regioni dei mercati emergenti e sviluppati, ha registrato un calo dell'1,4% a maggio, con guadagni nelle strategie Macro non correlate compensati da cali nelle esposizioni Equity Hedge a beta più elevato. L'indice HFRI 500 Macro ha registrato un'impennata del +14,3% fino a maggio, mentre l'indice HFRI 500 Equity Hedge è sceso del -9,1% nei primi cinque mesi dell'anno. Il patrimonio totale degli hedge fund dei mercati emergenti è sceso a 258,3 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2022, rispetto al record di 276,4 miliardi di dollari registrato alla fine del 2021.
Mentre gli hedge fund focalizzati sulla Russia sono crollati all'inizio del 2022, HFR evidenzia come le altre regioni dei mercati emergenti abbiano registrato performance contrastanti a causa dell'impennata dei prezzi del petrolio. L'indice HFRI EM: Latin America ha registrato un progresso del +6,9% nei primi cinque mesi dell'anno, mentre l'indice HFRI EM: MENA è sceso del -2,4% e l'indice HFRI EM: China è sceso del -17,6% a maggio. Il capitale totale investito negli hedge fund asiatici è sceso a 134,9 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2022, rispetto ai 138,8 miliardi di dollari della fine del 2021.
Gli hedge fund con un'elevata esposizione alle criptovalute nelle regioni dei Paesi emergenti, tra cui Corea, Russia, Cina e Medio Oriente (oltre al Giappone), hanno affrontato un'impennata della volatilità e forti cali: l'HFR Cryptocurrency Index è crollato del -35,3% a maggio, dopo che l'indice era salito del +240,6% nel 2021.
"Gli hedge fund dei mercati emergenti hanno affrontato una volatilità geopolitica e macroeconomica senza precedenti in tutte le asset class, con il duplice catalizzatore dell'invasione russa dell'Ucraina e dell'inflazione, che ha portato anche a un aumento dei tassi d'interesse, a un'impennata dei prezzi delle materie prime, a limitazioni della catena di approvvigionamento e a un rallentamento dell'economia globale", ha commentato Kenneth J. Heinz, presidente di HFR, che ha poi proseguito: "A metà anno, questi rischi dei mercati finanziari rimangono fluidi e altamente incerti, con il conflitto militare in corso in Russia, le aspettative di continui aumenti dei tassi di interesse e il continuo rallentamento dell'economia. Le istituzioni e gli investitori globali che cercano di preservare il capitale, di navigare in questa volatilità e di identificare le opportunità negli hedge fund Emerging Markets e Cryptocurrency probabilmente guideranno la crescita e la ripresa nel 2022".